#PIENAGIOIA

Al termine dell’Incontro Festa di domenica 11 giugno non possiamo che essere infinitamente grati al Signore che ci ha regalato una giornata di #pienagioia!!! Ecco che vi lasciamo allora quello che può essere solo un piccolo assaggio della bella giornata vissuta

L’estate è ormai alle porte e la scuola è terminata, le giornate sono lunghe, le attività settimanali hanno lasciato il posto alla preparazione di Gr.Est e campi estivi… ci si metta anche un bel sole: si apre un tempo, quello dell’estate, sempre nuovo, che profuma di vacanza, di aria aperta, di esperienze ricche di incontri!

Ed è proprio con questi ingredienti che l’èquipe del Settore Giovani di AC ha pensato l’Incontro-Festa!

Sull’onda dell’esperienza 2016, anche quest’anno giovanissimi (14-19 anni) e giovani (20-30 anni) da tutta la diocesi si sono ritrovati insieme in amicizia e allegria, all’insegna dell’hashtag #PIENAGIOIA: un preciso richiamo a smentire la famosa tendenza del #mainagioia facendo esperienza di felicità gustata e donata agli altri.

Una domenica di festa, giochi e tanto divertimento ha dunque segnato l’inizio di un nuovo triennio associativo, proprio per favorire le relazioni buone e l’incontro con i fratelli e con il Signore, perni dell’esperienza associativa.

Ce lo conferma Gianluca, giovanissimo di Selvana, presente nonostante gli esami di maturità in vista, proprio sulla scorta dell’incontro dell’anno precedente: “Ho partecipato con i miei amici, ma il desiderio era anche quello di incontrare altri giovani per fare nuove amicizie e fin da subito si è creato un ottimo clima, di accoglienza e allegria! Il centro della giornata è stata la condivisione del nostro tempo insieme nella gratuità, senza la pretesa di portare a casa ‘per forza qualcosa’… alla fine ti porti a casa proprio la gioia dell’incontro e questo mi ha ricaricato”.

Tema centrale della giornata è stato il vivere, condividere e costruire la gioia, mettendo al primo posto Gesù, fonte della gioia piena; la mattinata è proseguita con tornei a squadre, che hanno riportato tutti a provare l’emozione quasi primordiale del gioco, una delle primissime cose che si fanno per stare insieme agli altri fin da piccoli! La costruzione di giochi ha coronato la giornata: un pomeriggio di laboratori, in cui sono stati realizzati aquiloni, macchinine, bambole e molto altro per i bambini raggiunti dal Centro diocesano Aiuto alla Vita e quelli della parrocchia di Al Mafraq in Giordania, ai confini con la Siria, attraverso il gemellaggio attivato da Caritas Tarvisina.

“Titolo e programma azzeccati” ci dice Alessio, giovane e educatore di Monigo “ho partecipato a molti incontri per giovani, ma questo mi è sembrato molto vicino al desiderio di incontrarci e divertirci in modo buono, tra coetanei e con i nostri ragazzi. L’incontro iniziale con Gesù e quello con i bambini più poveri, che si è fatto concreto attraverso le nostre mani, il nostro lavoro, ha reso la giornata una testimonianza di gioia vera!”

Non ci dimentichiamo però che siamo giovanissimi e giovani di AC, consapevoli che il nostro non è uno stare con gli altri fine a se stesso, per il proprio godimento personale. Con questo sguardo Irene di Montebelluna, da alcuni anni membro della Commissione che organizza le esperienze formative del Settore Giovani AC, ci aiuta a trovare il senso e il filo conduttore della giornata: “Nei mesi precedenti l’incontro abbiamo riflettuto molto su che cosa significhi per noi la gioia. E non abbiamo potuto muovere i primi passi di questa super giornata se non dal Vangelo! ‘Rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli’: Gesù non ci vuole appesantiti di inutili apparenze, ma gioiosi del suo amore che poi è quello che ritroviamo nei fratelli, in quelli che oggi ho potuto incontrare, anche solo nello sguardo, in questa giornata molto semplice ma ricca di relazioni! Ed è proprio così, ti rendi conto che l’appagamento delle tante fatiche non è la giornata senza intoppi, ma lo stare con gli altri, con giovani che apprezzano il condividere, che si aprono volentieri alle proposte, che sanno cogliere la bellezza di un tempo passato insieme, con e per gli altri!”

L’Incontro si è concluso con il saluto del nostro Vescovo Mons. Gardin che, riprendendo i cartelloni neri colorati da tutti i nomi dei partecipanti, ci ha ricordato che la gioia di questa giornata è dentro ad una gioia più grande perché siamo figli amati e chiamati per nome. Siamo anche figli mandati…mandati nel mondo a giocarci con la nostra testimonianza, mandati a comunicare e trasmettere la gioia di un incontro che può cambiare la vita, mandati a vivere e portare una gioia anche a chi non conosciamo, chi è solo, povero, dimenticato.

Cosa ci portiamo a casa?! Nessun premio, nessuna squadra vincente, ma sicuramente gli amici di squadra, la gioia vissuta nei giochi, la condivisione delle piccole cose, la certezza che anche i nostri nomi sono scritti nei cieli e che siamo chiamati a vivere e portare gioia nella nostra vita e nella vita di coloro che incontreremo.