Ricordo la prima telefonata fatta a don Claudio poco dopo essere stato nominato Assistente Diocesano ACR per “presentarci a distanza” … e accordarci per la preghiera iniziale di un Ritiro Famiglie … in quegli anni infatti frequentava i corsi di Teologia a Milano. “L’Amore del Signore è meraviglioso, l’Amore del Signore è meraviglioso… [..]. Grande è l’Amore di Dio” avevano cantato i bambini durante la preghiera qualche domenica dopo quella telefonata… eccome se è grande l’Amore di Dio e don Claudio ne è stata viva testimonianza!
A 10 anni dalla sua scomparsa la lettura dei suoi scritti ha fatto crescere in me come in chi lo ha potuto conoscere la consapevolezza di aver incontrato un grande testimone dell’Amore di Dio fra gli uomini.
Don Claudio nel silenzio della preghiera e dell’ascolto della Parola, si è sempre abbandonato tra le braccia del Padre… “Insegnami l’umiltà, insegnami la pienezza del mio nulla, insegnami ad amare il nascondimento. Insegnami a credere realmente che il mio posto è l’ultimo, che questo è il posto d’onore dove Tu vuoi che tutta la mia vita sia glorificata. […] Purifica, Signore, la mia preghiera, perché io ti chieda solo il tuo Spirito, perché io sappia che è il solo necessario, che è il maestro, che io viva nell’abbandono. Non togliere, mio Dio, dalla mia strada le difficoltà, […] perché io scopra il gusto reale di giungere fino a Te”.
Anche le vite dei Santi hanno guidato il suo personale percorso spirituale e questo ritorna nei suoi scritti dove scrive: “È guardando come vivono i santi che si impara a vivere! È guardando come pregano i santi che si impara a pregare!” e in un’ipotetica partita di calcio i Santi, scrive ancora: “fanno il tifo per noi, ci sostengono… loro hanno già giocato e vinto. Adesso ci aiutano e intercedono per noi. Scegliamoli come compagni della nostra vita, della nostra solitudine, della nostra sofferenza, scegliamo i santi che ci sono più vicini… ci sono santi giovani, sportivi, operai, vedovi, padri e madri di famiglia…”.
Francesca Ioppi