Nella seduta del 4 aprile, il Consiglio diocesano di Azione cattolica ha accolto con gioia la nomina da parte del Vescovo a presidente diocesano di Marco Guidolin. Successivamente i consiglieri hanno provveduto all’elezione della presidenza diocesana, che risulta così composta: Campagnolo Matteo, di Castelfranco Veneto e Spitaleri Sabrina, di San Donà di Piave, come vicepresidenti settore Adulti; Agostini Massimiliano, di Cappelletta di Noale, e Pellizzari Chiara, di San Zenone degli Ezzelini, vicepresidenti settore Giovani; Favaro Gregorio, di Gardigiano, responsabile dell’articolazione Acr. A questi responsabili di settore si aggiungono Nicolini Serena, di Loria, confermata amministratrice, e Fugazza Angela, di San Martino di Lupari, nominata segretaria. Assistente generale diocesano è don Giancarlo Pivato.
La nomina del presidente diocesano da parte del Vescovo manifesta la dimensione ecclesiale dell’Azione cattolica, cioè di laici “dedicati” alla propria Chiesa diocesana e alla globalità della sua missione, nella condivisione e nella partecipazione.
Non sono mancate, in questi anni, le molteplici forme di cura e di attenzione all’associazione da parte del vescovo Tomasi, il quale in più occasioni ha ricordato agli aderenti di “continuare la formazione per essere cristiani che sappiano rendere conto della propria fede e delle propria speranza nel mondo della famiglia, del lavoro, delle professioni e dei mestieri, nella politica e nel complesso delle forme sociali”.
L’Azione cattolica di Treviso, che risulta essere la più numerosa in Italia, con quasi 7.000 aderenti, ha una lunga storia, ricca di fede e di testimonianze di servizio, come ricordato dal presidente Giudolin nel suo intervento all’inizio del mandato: “Il cammino associativo è ricco e ancora può portare molto frutto nei nostri territori e nelle nostre comunità, e sarà misurabile in relazioni buone, in aiuto concreto, in fraternità, nella comunione che sapremo vivere”.
Un cammino, quello dell’Ac, che si pone come obiettivo di mantenere viva la vita associativa nelle nostre comunità cristiane, attenta ai cambiamenti culturali ed ecclesiali in atto, sensibile alle esigenze di un’autentica formazione spirituale per permettere a ogni battezzato di incontrare Gesù Risorto, avendo come riferimento unicamente il Vangelo di Cristo e come stile la sinodalità all’interno di una dialettica democratica e partecipativa. Ha ricordato Marco Guidolin al Consiglio che “la concomitanza della nomina del presidente con l’inizio della Settimana Santa credo sia un’indicazione preziosa che lo Spirito, attraverso il vescovo Michele, ha voluto darci: dobbiamo sempre ricordarci, fra tutte le vicende associative che vivremo, di mettere sempre al centro dell’Ac e delle nostre vite il Risorto, Colui che ha sconfitto la morte, Colui che ci ha salvati. Ogni esperienza vissuta, ogni équipe, ogni incontro e anche ogni scontro, siano un passo alla sua sequela per incontrare, nei nostri cuori e nelle nostre vite, Gesù Risorto”.
Un cammino di laici impegnati che desiderano condividere con i propri presbiteri la bellezza dell’essere discepoli dell’unico maestro capace di rendere nuove tutte le cose e di generare frutti di carità e percorsi di speranza anche per le generazioni più giovani, alle quali l’Ac riserva sempre uno sguardo di simpatia e di particolare affetto. “La fraternità contraddistingua le nostre associazioni e anche nelle prevedibili fatiche, non dimentichiamoci mai che siamo chiamati a volerci bene, e ad essere generatori di bene con le persone e per le persone”, questo il desiderio per il nuovo triennio. (A.F.)
Nella foto la nuova Presidenza di Ac, eletta dal Consiglio diocesano il 4 aprile. Da sinistra: Serena Nicolini, Chiara Pellizzari, Massimiliano Agostini, don Giancarlo Pivato, Marco Guidolin, Matteo Campagnolo, Gregorio Favaro, Angela Fugazza, Sabrina Spitaleri.