Dal Campo Adulti: “Avere cura del grano buono”

“Abbiamo ascoltato e vissuto esempi di accoglienza, dialogo, rispetto e servizio alle persone e alle Istituzioni”
Una bella esperienza i quattro giorni promossi dal settore adulti di Azione cattolica della nostra diocesi, a Roma dal 20 al 23 luglio 2023.
La memoria va alle giornate ricche di incontri significativi che ci hanno permesso di ascoltare le molteplici voci della città eterna, forme concrete con le quali aver cura del “grano buono” della parabola del Vangelo secondo Matteo (13, 24-30).
La nostra avventura è iniziata giovedì nella sede di TV2000 con la testimonianza del direttore Vicenzo Morgante, che ci ha accolto nei suoi studi, raccontandoci i passi che questa piccola, ma coraggiosa emittente sta compiendo, soprattutto negli ultimi anni. In una TV sempre più sterile e roboante, il suo impegno è quello di trasmettere programmi che – come spighe di grano buono in mezzo alla zizzania – possano informare, educare, intrattenere e allo stesso tempo infondere la luce della speranza. Un lavoro incessante e faticoso che non ha come fine esclusivo quello di rispondere alle leggi di mercato, ma la cura nel confezionare le notizie, buone o cattive, la fatica del pensiero, la ricerca competente della verità, e il rispetto della complessità nella quale si dispiegano le vicende degli uomini e delle donne. Oltre alla voce del direttore portiamo nel cuore i piccoli gesti con cui la sua segretaria e lo staff televisivo ci hanno accolti e dissetati durante una torrida giornata.
L’acqua ci ha guidati anche venerdì mattina nella basilica di San Clemente, grazie alla catechesi artistica di don Michele Gianola, sottosegretario della Cei. L’acqua che abbiamo ascoltato nelle profondità di epoca romana della basilica scorre idealmente anche all’interno del mosaico absidale. La Crocifissione è l’Albero della vita e dalla croce scaturiscono quattro sorgenti d’acqua dove si abbeverano dei cervi, le nostre anime che anelano a Dio. L’acqua, memoria del battesimo, ha guidato la nostra meditazione e preghiera (recita del Credo), con il supporto delle parole di papa Benedetto XVI e di papa Francesco.
Nel pomeriggio di venerdì abbiamo incontrato il dott. Federico Silvio Toniato, vicesegretario generale del Senato, originario di Onara (Padova).Accolti dalla perfetta acustica dell’aula del Senato, abbiamo accolto la sua storia personale e la sua competente passione nello svolgere questo servizio alla nazione: una vera e propria Lectio magistralis sulla storia e sulla dignità costituzionale di questo ramo del Parlamento, sulla politica come servizio, munus alla nazione, sul valore dell’essere comunità. Emozionante è stato il riferimento alla firma della Costituzione italiana, in particolare alle parole con le quali Enrico De Nicola si rivolse ad Alcide De Gaspari prima della firma della carta: “Con serena coscienza” possiamo firmare. La visita degli ambienti del Senato, compreso lo “scrigno” dove fu firmata la Costituzione, ci ha resi più responsabili e coscienti della nostra identità di cittadini, responsabili della cosa pubblica. Abbiamo così scoperto che all’interno della politica convivono la zizzania degli alterchi e della facile retorica e il grano buono di chi agisce secondo la “sicura coscienza” dei padri costituenti.
Sabato, dopo un tempo di condivisione, abbiamo accolto la riflessione dell’amministratore della presidenza nazionale di Ac, Lucio Turra. La visita alla sede nazionale di Ac ci ricorda la bellezza di aderire ad un’associazione di laici come la nostra. Ancora ci accompagna la voce di papa Francesco ascoltata durante la messa nella basilica di San Pietro, nella giornata dei nonni e degli anziani: custodiamo nel cuore la sua omelia sulla parabola del seminatore. Le voci di Roma ci hanno aiutati a orientarci in un mondo in cui grano e zizzania crescono insieme, senza l’illusione che io o il fratello che mi vive accanto sia tutto bene o tutto male. Abbiamo ascoltato e vissuto esempi di accoglienza, dialogo, rispetto e servizio che insegnano a distinguere il grano dalla zizzania e a scoprire dentro e fuori di noi i semi del grano buono di cui scegliamo ogni giorno di prenderci cura.