È con grande sgomento, profondo dolore e forte preoccupazione che tutti noi stiamo seguendo quanto sta accadendo in Ucraina in queste ore.
Il nostro pensiero fraterno non può che correre al popolo Ucraino, a tutti quei bambini, quei giovani, quelle donne e quegli uomini che vedono minacciate le loro vite e quelle dei loro cari, violate le loro case, calpestata la loro nazione. A loro ci sentiamo uniti in special modo attraverso il Forum internazionale di Azione cattolica, di cui l’Ucraina è parte in veste di paese osservatore, e la Chiesa greco-cattolico ucraina con cui abbiamo condiviso numerose iniziative.
Abbiamo da poco celebrato nelle vite delle nostre comunità, attraverso il mese della Pace, un tempo dedicato al ricucire relazioni, sanare strappi per coltivare il desiderio di tessere punti generativi. “Ricuciamo la pace”, e quanto si sta consumando in Ucraina in questo momento ce lo richiama drammaticamente, non può restare lo slogan che definisce un momento circoscritto del nostro cammino, ma un impegno di tutti, sempre.
Come i popoli, le città e le comunità religiose possano svolgere un ruolo importante nel tracciare orizzonti di pace e di fraternità ce lo ricordano anche i vescovi e i sindaci del Mediterraneo riuniti a Firenze, la città di Giorgio La Pira la cui lezione di pace risuona tanto attuale alle nostre orecchie, per partecipare ai lavori del convegno “Mediterraneo frontiera di pace”.
Il loro appello si unisce a quello lanciato da papa Francesco in vista del prossimo mercoledì delle Ceneri: “Gesù ci ha insegnato che alla insensatezza diabolica della violenza, si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno”.
Accogliamo in tutte le nostre associazioni e in tutte le nostre comunità l’invito di papa Francesco a fare del prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri, una giornata di digiuno per la pace.
In preparazione al 2 marzo, il Fiac, su richiesta dei fratelli ucraini e insieme ad una comunità parrocchiale di Lviv, ci invita ad un momento di preghiera previsto per domenica 27 febbraio alle ore 12.15 (ora ucraina) e 11.15 (ora italiana) (link per l’iscrizione e la partecipazione: https://tinyurl.com/moreprayersforpace).
Sull’esempio di quanto proposto dal Fiac condividiamo la preghiera con le tante comunità ucraine che abitano i nostri territori, preghiamo insieme a loro perché non prevalgano il conflitto e la violenza e si possano trovare nuove vie per la pace.
Maria Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra.
Leggi anche
Ucraina, Papa Francesco:
“Il 2 marzo sia una giornata di preghiera e digiuno per la pace”. E’ l’appello che il pontefice rivolge “a credenti e non credenti” per il Mercoledì delle Ceneri.
Continua l’impegno per tutta l’AC a pregare e a vivere gli atteggiamenti maturati nel corso del nostro “Ricuciamo la pace”. Le nostre associazioni aderiscano all’appello del Papa invitando tutti gli aderenti, in base alla propria età, a sostenere il rispetto di tutti i popoli e la pace per tutti.
“Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fa e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo più che sulla condivisione sociale. (il Papa all’ACR in occasione dell’udienza per la presentazione del progetto per il Mese della pace 2022)”.