È online clicca qui la proposta di traccia per un campo pensato per i giovanissimi. “Vi-va la libertà? Viva la libertà!” prende forma nel tempo sospeso della pandemia, con la speranza di tornare presto ad una quotidianità che ci possa permettere di vivere in presenza i nostri appuntamenti. Non vediamo l’ora di poter essere di nuovo liberi di poterci muovere, abbracciare, stringere, incontrarci. Nel frattempo però continuiamo a sognare e progettare insieme, consapevoli che si può vivere un’intensa esperienza formativa anche con limitazioni, come fino ad ora abbiamo fatto. Non ci dobbiamo scoraggiare, ma continuare ad essere creativi.
Ecco che “Vi va la libertà?” diventa anche una grande occasione di riflessione, che può assumere tanti significati: può essere un quesito o un urlo, un dubbio o una dichiarazione d’intenti, un punto interrogativo o esclamativo. Viva la libertà è sicuramente il concentrato di tante domande e tante risposte della vita stessa, che richiede sacrificio ma dà anche la gioia dei traguardi, se solo osiamo (af)fidarci.
Ad accompagnarci in questo campo sarà Pietro: cinque giorni, dal momento in cui Pietro viene chiamato a diventare un pescatore di uomini sino a quando gli vengono affidate le chiavi del Regno dei Cieli. Pietro è l’immagine dell’uomo che ha fame e sete di Dio, che sin dalla Genesi ci ha fatti liberi e ci vuole liberi. Egli è libero di dire Sì o No alla chiamata di Gesù, di seguirlo, di rinnegarlo, di tradirlo e di piangere su quel tradimento, ma sempre e costantemente tendente alla libertà.
Pietro insomma siamo tutti noi: giovani cristiani di una storia “vecchia” duemila anni ma sempre nuova.
Con Pietro, allora, e con il Maestro: vivi, liberi e liberati!
Perché ci va… la libertà!